Il
pozzo della solitudine
Di Radclyffe Hall
The well of loneliness
(Prima edizione: 1928)
a cura di Nimei
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Il libro
ha inizio con la citazione di Shakespere dall’Otello “
Dite di me qual son, nulla scemando, nulla sponendo con maligno
intento” con cui l’autore premette il fulcro del suo
romanzo: la diversità. Uscito per la prima volta in Italia
nel 1930, il testo risulterà alle lesbiche del 2000 piuttosto
datato per concezione dell’essere gay (assenza di rapporti
sessuali e continui torment).
La protagonista è Stephen Gordon, l’unica figlia
di Sir Philip e di donna Anna, una ricca famiglia inglese residente
nella tenuta di campagna (Morton) tanto cara alla protagonista.
L’autore ha voluto sottolinare quanto i genitori della ragazza
desiderassero un figlio maschio al posto di Stephen e come questo
desiderio per uno scherzo del destino, le abbia fornito “un’innaturale
virilità nel corpo e nell’anima” come recita
il testo.
La piccola Stephen subirà molto presto il fascino femminile,
infatuandosi della rude cameriera di famiglia. Ai giochi preferisce
seguirla come un’ombra per la casa pur di starle sempre
accanto. Conoscerà ben presto la sofferenza quando la donna
la caccerà in malo modo più volte e si lascerà
sorprendere tra le braccia del giardiniere. |
Turbata,
Stephen troverà conforto nelle premurose braccia paterne. Sir
Philip intuendo la natura delle emozioni della figlia, saprà
accettarle con sommessa rassegnazione e assicurarle un porto sicuro
in cui rifugiare i suoi timori. Per tutta la vita Stephen rimpiangerà
questo legame con l’amorevole e protettivo padre, morto prematuramente.
Si ritroverà ben presto nella sua prima vera relazione con
Angela Crosby, moglie americana di un vicino di casa. L’ambigua
Angela, che dice di amarla ma non lascerà mai suo marito. La
donna capace di tradirla di nascosto con un altro uomo senza pentirsi
e chiedendo piuttosto, la sua comprensione.
La Hall cede alle teorie diffuse dell’epoca sulla “inversione
sessuale” e tormenta la protagonista con l’autocommiserazione
per la propria sessualità. Questo è il motivo principale
per cui una “lesbica moderna” troverà il romanzo
noioso e datato. Per non parlare della poca credibilità della
teoria che impernia il romanzo secondo la quale i rapporti sessuali
tra donne sono impossibili. Questo priva Stephen non solo della possibilità
di esprimere fisicamente ciò che prova, ma la porta a riflettere
sui grandi doni concessi a un uomo e a una donna dalla natura (i figli)
e dalla società (il matrimonio).
I sospetti del marito di Angela sfociano nella certezza del tradimento
più riprovevole che poteva immaginare. Invia perciò
alla madre di Stephen una lettera, in cui la informa del comportamento
della figlia ventenne. Anna costringe allora la ragazza a trasferirsi
a Parigi rivolgendole frasi di disprezzo. “Avrei preferito che
fossi morta” è la frase che spezza completamente il già
labile rapporto con Stephen.
Improvvisatasi scrittrice in erba, la ricca ereditiera riesce a trovare
a fatica il suo equilibrio in Francia, lontana dall’adorata
Morton finchè con l’arrivo della prima guerra mondiale,
decide di arruolarsi come volontaria nella croce rossa.
La guerra le porta due segni indelebili: l’amore per la giovane
orfana Mary e una cicatrice sulla guancia destra. Al termine del conflitto,
conduce con se la ragazza a Parigi e durante un viaggio con lei, trova
il coraggio di dichiararsi. Mary infatti, di fronte alla sua indifferenza
per lei, teme che il suo amore non sia ricambiato e minaccia di tornare
a vivere con la famiglia di suo cugino. Le due donne ormai felici,
fanno ritorno a Parigi ma Stephen teme l’impatto che Mary avrà
con l’indignazione della gente di fronte alla loro relazione
e al suo pentimento per la strada intrapresa con lei. Grazie alla
sua ricchezza, le permette di condurre una vita agiata e sopperisce
alla carenza di tempo trascorso insieme (per via del lavoro di scrittura
di Stephen) prendendo in casa un cane: David. La ricerca di compagnia
si fa sempre più grande e Stephen finisce con l’accettare
gli inviti di un gruppo di donne “diverse” con cui Mary
può trascorrere piacevolmente il suo tempo in giro per bar.
In particolare una coppia, Jamie e Barbara, diventa molto cara alla
ragazza. Purtroppo Jamie si ammala e muore di tisi e Barbara si suicida
per il rimorso di averla trascinata in una vita di privazioni per
tenerla accanto a sè. Aver visto da vicino questa esperienza,
acuisce i dubbi di Stephen per il bene di Mary, finchè un suo
vecchio amico, Martin, ricompare a Parigi. Tra lui e Mary s’instaura
immediatamente una grande intesa e l’uomo confida alla stessa
Stephen (nonostante sia a conoscenza del tipo di rapporto che intercorre
tra le due donne), di essere innamorato di Mary e di volerla sposare.
La ragazza dal canto suo, si sente combattuta tra la vita che può
offrirle Martin e l’amore per Stephen che mai avrebbe tradito.
Così convinta che il bene di Mary corrisponda alla vita di
una donna rispettata, sposata e con figli, Stephen rinuncia alla donna
che ama. Finge di avere un’amante spingendo Mary a lasciarla
nel modo peggiore, e la vede rifugiarsi tra le braccia di Martin,
pronto a consolarla e a proteggerla come lei non si sente capace di
fare.
A Stephen non rimane che il dolore e una preghiera straziante a Dio,
che non concede la felicità a chi per sua sfortuna, nasce con
una natura diversa (invertita) ed è destinato a ricevere solo
disprezzo dal mondo. Un finale amaro che non lascia nessuna luce di
speranza per chi ha la sfortuna di nascere diverso.
Curiosità: Radcliffe Hall altri non è che Margherite
Hall, una carismatica butch capace di far parlare di sé non
solo per il suo libro. Rovinò due matrimoni trascinando Mabel
Betten e Una Troubridge poi, in discusse relazioni. Margherite dava
scandalo sfoggiando abiti maschili (giacca da smoking, taglio di capelli
alla Eton e monocolo). Alla pubblicazione del romanzo la corte inglese
intraprese un’azione contro di lei e nonostante la protesta
di noti personaggi come Bernard Shaw e G. Wells, il libro venne dichiarato
osceno e ne fu vietata la vendita. La Hall e la compagna Una, dovettero
trasferirsi in Francia per sempre. Il pozzo della solitudine ebbe
parecchie edizioni e migliore accoglienza dalla stampa americana.
- Fonte: Gaiezze.
E' considerato
il primo libro lesbico moderno.
E' stato
tradotto in 11 Paesi.
Nel creare il personaggio della protagonista, Hall non solo tenne presente il modello di lesbica dell'"invertita congenita" ma lo propagandò facendo pronunciare da Stephen una perorazione in favore della tolleranza verso i diversi, che sono stati creati così da Dio e non possono farci niente. L'autrice si fece scrivere la prefazione da Havelock Ellis, dimostrando che la sua adesione alle teorie psichiatriche era tutt'altro che inconsapevole.
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LINKS:
Trovare
dei buoni links è difficile, in quanto il libro non è
in vendita attualmente. Credo che avrete la fortuna di trovarlo in
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http://it.wikipedia.org
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