Il rumore dei passi

Di Lora Delthe

http://mdincff.blogspot.it/2013/07/il-rumore-dei-passi.html

Distesa supina sull'erba umida della notte che entra in punta di piedi, alla luce di una luna argentea che timida si nasconde tra le nuvole, prima di bagnare le sue dolci rotondità in quell'acqua riscaldata dal sole tiepido di maggio, in quel cielo colorato ancora con sprazzi di rosso e arancio, nella speranza che un giorno migliore possa arrivare, la ragazza chiude gli occhi e annusa gli odori che quella terra povera le sta donando senza chiederle nulla in cambio.
L'odore di erba fresca recisa, mescolata all'odore della lavanda, delle mammole e delle rose selvatiche.
La freschezza delle foglioline sotto la sua pelle, un sollievo per i graffi del corpo e quelli dell'anima,
Com'è bello quel giorno, come è bella la notte e come è bello pensare a come la luna e il sole si danno il cambio, vegliando armoniosamente su tutto e tutti, allungando i loro raggi sulla vita degli altri, provocando l'esplosione di emozione che da vita alla vita.
Perchè la vita è un'insieme di emozioni pulsanti, che viaggiano a grande velocità sotto il primo strato di pelle.
La pelle, quella che reagisce al tocco garbato di una mano, che accende i sensi, che ti trasmette i brividi e che in caso di pericolo ti avverte, come una sentinella, come un cavaliere solitario che veglia sovrano sul tuo cuore, che invece, si lascia andare, si lascia imbrigliare dalle emozioni che quel giorno dona, si lascia trasportare dalle onde emozionali che quella notte nasconde.
Il cuore che non da scampo, il cuore che non ha cervello, il cuore che è tutto vento e passione, il cuore che è solo un battito d'ali che ti porta nel cielo, accanto a quella luna che sta per sprofondare nelle acqua tiepida di quel mare calmo di maggio.
Un respiro, un palpito, un battito stanco di ciglia e poi il buio che ti ingoia e ti porta via per sempre.
Un sospiro e poi il nulla attorno a te.
I passi nell'erba fanno sussultare la terra attorno a lei, ma il viso ormai è gelido e il corpo è senz'anima.
Riversa nell'erba, con la fronte bagnata dalla rugiada di quella mattina di maggio, la ragazza dorme sul prato e il rumore dei passi non riescono a destarla.
L'emozione di una notte offuscata le ha rubato l'ultimo respiro, l'ultimo sogno.
La luna si è infranta sul fondale del mare di maggio, il sole è velato da nubi nere e le gocce di pioggia lavano le macchie di sangue sul corpo dilaniato della donna assopita sul prato.
– Ora del decesso?
– Quando ha deciso di morire!

 

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