Spartacus: gli dei dell'arena
(a cura di Michelle)
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"Spartacus: gli dei dell'arena" ("Spartacus: Gods of the Arena") è una miniserie televisiva statunitense costituita da sei puntate, andata in onda sul canale Starz dal 21 gennaio al 25 febbraio 2011.
E' un prequel della serie televisiva "Spartacus: sangue e sabbia" (Spartacus: blood and sand) e segue le gesta di Gannicus, il primo gladiatore diventato campione a Capua nell'antica Roma. Gli interpreti della miniserie sono in gran parte gli stessi della serie televisiva, tra cui Lucy Lawless, John Hannah, Peter Mensah e Manu Bennett.
La scelta di produrre questo prequel è nata dopo aver interrotto le riprese della seconda stagione della serie per permettere all'attore protagonista (Andy Whitfield) di curarsi, purtroppo senza successo, dopo che gli era stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin.
Il creatore e produttore esecutivo della serie, Steven S. DeKnight, ha dunque esteso in sei parti un episodio flashback per la seconda stagione, andando così a costituire una miniserie.
In Italia è andato in onda sul canale satellitare "Sky Uno" nell'agosto 2011, inizialmente nella versione censurata con un episodio a settimana ed in seguito nella versione integrale senza censure, in seconda serata.
Scheda
Titolo originale: "Spartacus: Gods of the Arena"
Paese: Stati Uniti
Anno: 2011
Luogo di produzione: Nuova Zelanda
Formato: miniserie TV
Genere: azione, storico, drammatico
Puntate: 6
Durata: 52 min a episodio
Lingua originale: inglese
Produttore: Steven S. DeKnight
Produttore esecutivo: Joshua Donen, Sam Raimi, Robert G. Tapert
Casa di produzione: Starz Media, Starz Productions
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Interpreti e personaggi
Dustin Clare: Gannicus
John Hannah: Quinto Lentulo Batiato
Lucy Lawless: Lucrethia
Jaime Murray: Gaia
Jeffrey Thomas: Tito Lentulo Batiato
Peter Mensah: maestro Enomao
Manu Bennett: Crisso
Antonio Te Maioha: Barca
Stephen Lovatt: Tullio
Gareth Williams: Vezio
Craig Walsh Wrightson: Marco Decio Solonio
Lesley-Ann Brandt: Naevia
Marisa Ramirez: Melitta
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Episodi
1 - "Peccati del passato"/ "Past Transgressions"
2 - "Graditi ospiti"/"Missio"
3 - "Paterfamilias"/" Paterfamilias"
4 - "Sotto la maschera"/"Beneath the Mask"
5 - " La resa dei conti"/"Reckoning"
6 - "Libertà amara"/"The Bitter End" |
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Storia
La miniserie segue la storia della casa di Batiato e della città di Capua prima dell’arrivo di Spartacus. Quinto Lentulo Batiato diventa lanista quando il padre gli affida l’amministrazione del suo ludus (scuola per gladiatori). Egli ha tuttavia intenzione di non essere più l’ombra di suo padre e per fare ciò, deve ottenere riconoscimenti personali e fama per la sua casa. Al suo fianco c’è la moglie Lucrezia, che cerca di aiutare il marito a raggiungere il suo obiettivo a qualsiasi costo.
Batiato si affida al migliore gladiatore della sua casa: Gannicus, un Celta che brandisce la spada come se ogni giorno fosse l’ultimo della sua vita.
Nella sua scalata verso il successo, Batiato si trova presto in contrasto con Tullio, un uomo molto influente a Capua, dalle cui decisioni spesso dipende la partecipazione dei lanisti ai giochi nell'arena.
Interessato ad ottenere Gannicus per i suoi affari, Tullio inizia ad esercitare forti pressioni su Batiato impedendogli di partecipare ai giochi ed ottenere così gloria e ricchezze per la sua casa. L'opportunità, infatti, verrebbe concessa solo a seguito della cessione del gladiatore, condizione che il lanista non può accettare dal momento che rappresenta il combattente di punta del suo ludus e la sua principale fonte di guadagno nei combattimenti.
Passeggiando per le vie della città in compagnia del marito, Lucrezia incontra una vecchia amica: Gaia.
La donna fa ritorno a Capua dopo aver vissuto per molti anni a Roma con un ricco ed anziano marito. Rimasta vedova da poco, ma con una piccola fortuna ricevuta in eredità, Gaia domanda ospitalità a Lucrezia per qualche tempo, in attesa di trovare un nuovo partito di buona famiglia da sposare. |
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Il legame tra Lucrezia e Gaia è forte e si rinsalda velocemente. Le due donne, infatti, ritrovano subito la confidenza e la sintonia di un tempo. Gaia non fa mistero dell' affetto e dell'attrazione che nutre nei confronti di Lucrezia e non perde occasione per corteggiarla.
Come molte signore romane dell'epoca, Gaia ama trascorrere il tempo tra vizi e piaceri quali vino, oppio e sesso, ed è in effetti sotto l'effetto del vino e dell'oppio che le due donne si lasciano andare ad un primo momento di passione.
Decisa ad evitare che Lucrezia possa risentire delle tensioni tra Batiato e Tullio, Gaia si adopera per far ottenere al lanista un'occasione per partecipare ai giochi nella nuova arena di Capua.
Per questo motivo avvicina un uomo influente giunto da Roma, che aveva conosciuto in passato durante il soggiorno nella capitale.
Lo invita nella casa di Batiato e gli concede di soddisfare il suo piacere con vino di qualità, oppio e intrattenimento sessuale con schiave e gladiatori. Facendo leva sulle sue debolezze, ottiene dunque il suo favore, garantendo ai gladiatori di Batiato un ingaggio per i combattimenti nell'arena.
Il lanista rimane sorpreso delle capacità di Gaia e gli accorda tutta la sua riconoscenza. L'affetto di Lucrezia per l'amica cresce sempre più, considerandola ormai un membro della famiglia. In varie occasioni cerca la compagnia di Gaia e si intrattiene con lei anche in presenza del marito. S'innesca così un triangolo, in cui ognuno dei tre soddisfa desiderio e passione.
Nonostante l'impegno di Gaia, Tullio riesce ad escludere nuovamente Batiato dalle competizioni costringendo la casa del lanista ad organizzare un baccanale, per attirare un'altra volta l'attenzione dei rappresentati più influenti di Capua. Tullio viene informato e si presenta a sorpresa nella casa del nemico, partecipando al baccanale senza invito, al puro scopo di danneggiare Batiato ed impedirgli di raggiungere il suo intento.
Gaia aveva conosciuto Tullio da fanciulla e memore di passati corteggiamenti, decide di concedersi a lui, nel tentativo di dissuaderlo dall'arrecare danno alla casa di Batiato.
Tullio inizialmente sembra rapito dal fascino della donna romana, poi però, dopo essersi approfittato di lei, la uccide, rompendole il cranio. Lascia il cadavere riverso a terra, sul pavimento della domus di Batiato, così che possa essere facilmente ritrovato: l'omicidio di Gaia rappresenta un nuovo messaggio di sfida per il rivale lanista.
Dopo aver congedato tutti gli ospiti dalla sua casa, Lucrezia va in cerca dell'amica e trova il suo cadavere, denudato, in una pozza di sangue.
All'improvviso realizza di aver perso più di una migliore amica, ma una donna che amava e che si era concessa a Tullio solo per far sì che il suo casato ottenesse lustro e ricchezza, elevando così la sua condizione sociale.
Costretta a dichiarare l'accaduto come un tragico incidente per non incorrere in guai con la giustizia, Lucrezia saluta l'amata per l'ultima volta poco prima che due schiavi buttassero il suo cadavere giù da un balcone della domus per simulare una caduta accidentale.
In quel saluto la donna raccoglie il suo dolore tramutandolo in desiderio di vendetta.
In un secondo momento uccide l'anziano padre di Batiato (con il quale era in contrasto da tempo), aggiungendo del veleno al vino che Tullio gli aveva regalato, facendo così ricadere su di lui la colpa dell'accaduto.
Questo inganno scatena l'ira di Batiato che punisce l'assassinio del padre torturando ed infine uccidendo Tullio, vendicando inconsapevolmente Lucrezia per la morte dell'amante.
VIDEO
(ATTENZIONE: CONTENUTI FORTI)
Il legame saffico tra Lucrezia e Gaia è dunque raccontato in una breve storia articolata principalmente tra il primo e il quarto episodio. Come l'intero telefilm, crudo, sanguinolento e a tratti volgare, anche questo rapporto si basa sulla sessualità e su una visione piuttosto superficiale dell'affetto. Il triangolo che si crea tra Lucrezia, Gaia e Batiato, dimostra infatti quanto sia rilevante nell'intera vicenda, la componente sessuale ed il piacere carnale. L'amore vero, visto come puro sentimento tra due persone, non appartiene a nessuno dei personaggi romani della vicenda, ma viene spesso descritto tra gladiatori e schiavi.(Forse, solo l'amore tra Batiato e Lucrezia può essere considerato autentico).
In generale, le serie di "Spartacus", si concentrano principalmente sulla violenza, il sangue, il sesso, l'inganno e la brutalità. Le storie d'amore arricchiscono la trama e pongono in evidenza le vite e le vicende dei gladiatori.
Questa piccola parentesi saffica cerca probabilmente di attirare maggiori attenzioni e consensi nel pubblico.
Nella serie principale "Spartacus: sangue e sabbia" va segnalata l'attenzione di Lucrezia per Ilithyia (figlia del senatore Albinius e moglie del legato Glabro). Tra le due donne nasce un'amicizia e una simpatia reciproca talvolta manifestata con dei baci sulle labbra. In realtà il loro legame si rivela essere superficiale e più sinceramente fondato sull'opportunismo.
Lucy Lawless (Lucrezia), è nota al pubblico per aver interpretato il ruolo di Xena: principessa guerriera (Xena: warrior princess) nell'omonima serie tv degli anni novanta. Anche in questo caso, il personaggio è inserito in un contesto omosessuale, anche se non esplicitamente palesato per scelta degli autori e produttori (gli stessi per altro, di "Spartacus"). Molte fans di questa serie tv avrebbero voluto vedere realizzata concretamente la storia d'amore tra la guerriera ellenica e Olimpia (Gabrielle). Probabilmente, vedere ora Lucy Lawless interpretare un ruolo "più aperto" in questa miniserie, avrà in parte soddisfatto l'interesse di questo pubblico. La storia tra Lucrezia e Gaia ha infatti avuto molto seguito tra le fans della principessa guerriera e non si può dunque escludere che la vicenda sia stata progettata proprio con l'intenzione di soddisfare le sostenitrici di Lucy Lawless che da tempo la seguono e che l'hanno elevata a icona gay, sin dal 1995, con la messa in onda delle prime serie della principessa guerriera.
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